Cosa vedere a Rosazza

Le tue prossime vacanze in Valle Cervo dovrebbero proprio passare da questo splendido borgo montano; per questo motivo scopriremo insieme a te in questo articolo cosa vedere a Rosazza. Se stai programmando una vacanza sulle Alpi Biellesi, non potrai assolutamente rinunciare a questo borgo.
Antiche mura, caratteristici tetti in lose, archi di pietra e architettura spettacolare, tutti in un borgo nel cuore della montagna.

La storia di Rosazza è quella di un borgo di arte e cultura con monumenti, perfettamente intatti, cui si sommano le tante storie collegate alla figura di Federico Rosazza. Egli fu Senatore del Regno, membro della Giovane Italia mazzinianaGran Maestro Venerabile della Massoneria Biellese. Le riunioni segrete da lui indette in questo piccolo borgo e legate alla massoneria e all’esoterismo valsero a Rosazza la nomea di “comune più misterioso d’Italia“.

Vediamo quindi cosa vedere a Rosazza!

Il castello di Rosazza: l’estetica della rovina

In ogni borgo che si rispetti, non può mancare il castello. E’ da qui che ti consigliamo di iniziare la tua visita a Rosazza

Voluto da Federico Rosazza, l’edificio fu progettato dal Maffei e la costruzione nel 1883 con l’innalzamento della torre guelfa e della palazzina sottostante, poi ampliata in due successive fasi, ed ebbe termine nel 1899. L’arco di accesso al castello riproduce quello della città di Volterra; qui campeggiano le teste di tre valligiane con una stella a cinque punte tra i capelli. 

Esoterismo e mistero lo avvolgono in toto tra le mura che accolsero la famiglia di Federico nei mesi estivi. Dopo la morte della figlia appena diciassettenne, accolse le riunioni segrete del padre che costruì l’intero edificio con il linguaggio artistico dell’estetica della rovina.

Una passeggiata per il Borgo di Rosazza

Anche il municipio, la torre civica e la chiesa parrocchiale, costruite alla fine dell’Ottocento come il castello, furono volute da Federico Rosazza e riprendono molte delle caratteristiche architettoniche e delle rifiniture della sua elegante abitazione. C’è anche il cimitero monumentale a cui accedi da uno dei tanti ponti di pietra di cui è costellata la Valle Cervo.

Noi ti consigliamo però di perderti tra i vicoli delle case, immaginare (ma sicuramente se vieni in autunno e inverno lo sentirai) il profumo della legna che brucia nelle stufe e nei caminetti e che si espande nell’aria dai tanti camini.

Troverai sempre la rosa, simbolo della massoneria e la stella a cinque stelle.
Nei cunicoli bui le genti della valle portavano in spalla la legna, pietre e vivande, le donne tessevano e mantenevano vivo il fuoco sacro del camino, gli uomini imparavano a diventare mastri muratori.
A malincuore, hanno tutti abbandonato la loro terra per cercar fortuna.

Pensa ai loro passi lenti mentre ti inerpichi sugli scalini di pietra: quei passi sono andati per davvero tanti secoli al ritmo delle stagioni. Le piccole vie e i cunicoli, così come i sentieri che hanno custodito per secoli i segreti di queste genti in inverno e si sono riempiti di voci, risate e di vita nei mesi estivi.

Visita la Casa Museo dell’Alta Valle Cervo

Come una volta, è proprio il caso di dirlo.

Quando il viandante entra nella Casa Museo dell’Alta Valle del Cervo si ritrova catapultato in una tradizionale abitazione settecentesca, ma interamente ristrutturata a fine dell’800.
15 stanze ti accoglieranno per raccontarti della vita quotidiana delle genti della Valle Cervo: la stalla, la cucina, la lavorazione della sienite, le antiche scuole professionali a indirizzo edile, le società operaie di mutuo soccorso, la secolare emigrazione degli uomini, il forte ruolo della donna.

Partecipa a feste e sagre

A Rosazza, durante la stagione estiva puoi partecipare a eventi folcloristici, non solo enogastronomici, ma anche sagre, feste paesane, rievocazioni storiche e mercatini. Tradizionale è la Festa della Madonna che, la prima domenica di settembre, segna la fine del periodo estivo con la consueta processione per le vie del paese.

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