La famiglia Savoia cura la Chiesa di Santa Maria di Pediclosso con l’arte della muratura da più di 50 anni
Poco distante da noi, su un sentiero che in primavera si tinge di tutti i colori del verde e d’autunno di arancio, sorge Santa Maria di Pediclosso, la chiesa più antica di tutta la Valle Cervo. La sua costruzione risale al XII secolo e, ancora oggi, è possibile ammirare al suo interno un affresco con la Madonna in trono col Bambino e due angeli risalente all’inizio del XVI secolo.
Questo piccolo gioiello incastonato tra i prati della nostra Valle su cui, l’estate, pascolano i capi di bestiame è un punto di riferimento per tutta la comunità valligiana che, ogni anno, il 1 maggio qui si dà appuntamento per la tradizionale festa con incanto. Un’occasione importante per ritrovare e ribadire le proprie radici e per rinnovare l’affido della Chiesa a una famiglia speciale che se ne prende cura da più di 50 anni.
Un patto che, negli anni, è diventato per questa famiglia, vero e proprio legame affettivo: originaria di queste poche case di pietra abbarbicate attorno alla Chiesa, la famiglia Savoia se ne occupa da due generazioni lavorando gratuitamente ogni anno per mantenerla viva e conservarla attraverso opere edilizie e di muratura.
Mia nonna viveva a Santa Maria – commenta Luca Savoia – era a lei che erano affidate le chiavi della Chiesetta e, da allora, quelle chiavi sono diventate parte integrante della nostra famiglia: ce le tramandiamo di generazione in generazione con la promessa di proseguire a curarla.
Fu mio padre, invece, a iniziare ad organizzare la festa con incanto. Da tutta la valle arrivavano e arrivano ancora oggi i manufatti delle donne e i prodotti enogastronomici delle diverse aziende e, attraverso un’asta, vengono raccolti i fondi per acquistare il materiale utile al mantenimento della Chiesa.
Al resto, ci pensa la mia famiglia, da sempre nel campo dell’edilizia. Mi ricordo, per esempio, che nel 2000 abbiamo rifatto l’intero tetto in lose delle capriate con copertura in tegole del porticato antistante. Purtroppo negli ultimi due anni non abbiamo potuto fare l’incanto ma è stata da sempre una festa davvero sentita.
E, oggi come allora, anche quest’anno che pioveva davvero tanto, ci siamo incontrati in più di 50 a Santa Maria lo scorso 1 maggio. Pandemia a parte, la festa prevedeva anche un piatto veloce, da consumarsi in loco tutti insieme. Non è più possibile farlo, ma che bello ricordare mia nonna che, per l’occasione, sfornava le miasce, il dolce tipico della Valle”
L’edilizia, in Valle Cervo è diventata con gli anni vera e propria arte della muratura. Da qui partirono i mastri artigiani che, in tutto il mondo, sin dal 1.500 quando i documenti riportano la loro presenza durante la costruzione del Duomo di Milano, dopo aver studiato alle famose scuole tecniche di Campiglia Cervo, furono impegnati a costruire fortificazioni, opere pubbliche, strade, linee e gallerie ferroviarie.
“Anche mio papà partì – prosegue Luca Savoia – Per qualche anno lavorò in Africa. Poi fece ritorno e, da allora, la mia famiglia prosegue ad essere legata indissolubilmente all’arte della muratura e a questo territorio. Sia nel lavoro che con Santa Maria, tramandiamo il suo ricordo e il legame affettivo che la nostra famiglia ha per questa valle.
Se penso al futuro, ci sarebbe qualcosa di davvero speciale che si potrebbe ancora fare tutti insieme per questa Chiesa. Forse è un sogno, ma ci siamo già informati. I costi sono davvero alti ma sarebbe davvero bello riprendere gli affreschi interni, e un peccato lasciarseli portare via dal tempo”.
Santa Maria di Pediclosso: come fare a visitarla
Per scoprire Santa Maria di Pediclosso basta uscire dal Santuario di San Giovanni d’Andorno e lasciarlo alle spalle scendendo lungo la mulattiera E21, che inizia in prossimità del primo tornante della strada carrozzabile che porta verso il fondo valle. Dopo pochi tornanti si raggiunge la piccola frazione di Santa Maria di Pediclosso.
Per vedere la Chiesa, invece, è necessario prendere appuntamento: le chiavi sono sempre lì, come tanti anni fa, ma prendersi cura significa anche proteggere ciò che sia ama.
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