A passeggio per i sentieri della Valle Cervo per raccogliere l’iperico, una delle
piante officinali più famose, in uso da oltre 2000 anni.

Le donne, una volta, lo sapevano. C’è un’erba che porta il nome del Santo a cui è dedicato il nostro Santuario che cura: il suo nome scientifico è Iperico e, ancora oggi, è il più potente antidepressivo presente in natura.

Tra maggio e giugno è possibile raccoglierlo lungo i sentieri che portano ai 3 rifugi della nostra Valle o anche solo passeggiando nei boschi radi e luminosi.

Tre leggende legate all’Erba di San Giovanni

Si narrano tante storie e tante leggende legate all’iperico.

La prima leggenda narra nel primo secolo d.c. furono i primi crisitani a ribattezzare l’iperico con il nome di Erba di San Giovanni per ricordare e onorare San Giovanni Battista. I fiori della pianta, dopo essere stati raccolti, si espongono infatti ai raggi del sole il 24 di giugno, compleanno del santo.

La seconda leggenda è collegata sempre al cristianesimo e sempre a un Giovanni ma, in questo caso, si parla dell’Apostolo, autore dell’Apocalisse. Fu lui che, secondo la vulgata, lasciando il Calvario della crocefissione, raccolse dei fiori di Iperico in memoria del suo Maestro.

L’ultima leggenda, infine, collega l’Erba di San Giovanni al misticismo: era infatti utilizzata come rimedio per tenere lontane e scacciare le streghe che si davano appuntamento durante il solstizio d’estate.
L’erba, raccolta nei campi, veniva unita all’acqua e ad altre piante magiche e lasciata tutta la notte fuori di casa. solo il giorno successivo per essere immuni dagli incantesimi le donne si lavavano le mani e il viso.  

Le proprietà dell’Erba di San Giovanni

Oltre ad essere il miglior antidepressivo naturale, l’iperico è utilizzato per il trattamento di ferite e ustioni essendo dotato di proprietà cicatrizzanti e rigenerative.

Antibiotico, antivirale, antimicotico, antisettico, antidolorifico, l’iperico è davvero ritenuto un’erba in grado di curare a 360 gradi. Ha però delle controindicazioni: interagisce con alcuni farmaci aumentandone o diminuendone l’effetto ed è quindi il nostro consiglio è sempre quello di consultare il medico prima di farne uso. 

Come fare in casa l’infuso di Iperico

In erboristeria oggi sono davvero tanti i prodotti a base di Iperico ma, se avete voglia di ammirare gli splendidi paesaggi della Valle Cervo e raccoglierlo lungo i suoi sentieri, potete anche provare a fare un infuso.
Per farlo, è necessario un 1 cucchiaio raso di foglie e sommità fiorite da versare direttamente in 1 tazza di acqua bollente.
Dopo aver lasciato in infusione per 10 minuti, filtrate e bevete. Se non vi piace il suo sapore intenso, potete addolcire l’infuso con un cucchiaio di miele della Valle Cervo!

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